/

02/11/2016

Sai usare il Problem Solving Creativo? – Parte II

articolo sai usare il problem solving creativo parte ii

[Leggi anche “Sai usare il Problem Solving Creativo? – Parte I”]
Abbiamo appurato che il Problem Solving Creativo è utile nei team work e funziona meglio se sfrutta il “pensiero laterale”! Avrete sicuramente sperimentato anche nella vostra azienda che, per ampliare lo spazio-soluzione, bisogna generare nuove idee. Per questo è necessario saper “deragliare” dai percorsi consueti e vedere le cose da punti di vista assolutamente nuovi. Ma come è possibile stimolare questa abilità? Quali strumenti mettere in atto?

De Bono spiega come applicare il metodo in 3 semplici mosse.
Primo passoSelezionare un focus (o centro dell’attenzione). Un focus può essere qualsiasi elemento sul quale intendete concentrarvi: un problema da risolvere, un obiettivo da conseguire o un oggetto (prodotto) da realizzare.
Secondo passo – Provocare una dislocazione laterale per produrre un gap (divario). Questo gap rappresenterà lo spunto per sviluppare la vostra creatività.
Terzo passo – Pensare a come annullare il gap stabilendo delle associazioni d’idee. È attraverso questo processo di associazioni che arriverete a risolvere i vostri problemi o a formulare nuove idee.
Vi presentiamo ora due tecniche utili da mettere subito in pratica: il Brainstorming e il Metodo 6-3-5

brainstorming-8-passos

Il brainstorming

Ci sono varie tecniche creative che vi permetteranno di distogliere l’attenzione dal problema e individuare la soluzione da mettere in atto. Di tutte le tecniche, il brainstorming è sicuramente il più conosciuto; ma siete sicuri di applicarlo nel modo giusto?
Infatti, affinché una seduta di brainstorming sia veramente efficace occorre definire bene tutti gli elementi chiave e i fattori critici:
– Ruolo del conduttore;
– Location e attrezzature disponibili;
– Composizione eterogenea del gruppo;
– Durata della sessione;
– Rispetto delle regole del brainstorming:
– esclusione di ogni tipo di ironia o critica (“E’ già stato fatto” o “costerebbe troppo” …);
– sforzo costante di migliorare le idee degli altri, senza timore di plagiare;
– produrre idee in gran quantità, anche se semplici o apparentemente banali;
– esprimere le opinioni e ragionamenti in modo sintetico e concreto.

Metodo 6 – 3 – 5

Un’altra tecnica molto efficace è il Metodo 6 – 3 – 5: ossia, 6 partecipanti, 3 idee, 5 minuti.
Come funziona? Ogni partecipante ha a disposizione cinque minuti per elencare su un foglio tre nuove idee; al termine del tempo consegna il suo foglio al vicino e riceve a sua volta dal proprio vicino un altro foglio che contiene già tre proposte. Ispirato da queste, egli scrive altre tre idee nei cinque minuti successivi e così via.
La seduta termina dopo che ogni partecipante ha ricevuto tutti i fogli, cioè dopo una mezz’ora circa. In questo lasso di tempo si sono sviluppate 108 (= 6 x 3 x 6) proposte da valutare e selezionare.
La presenza del vincolo del rispetto dei limiti di tempo mette i partecipanti in una condizione di stress creativo che può stimolare la produttività, ma in certi casi anche bloccarla; risulta perciò necessaria una fase preliminare di test e sperimentazione.
Vi sfidiamo a provare queste due tecniche e a dirci se sono efficaci! Nel prossimo articolo vi racconteremo altri 4 metodi per stimolare il vostro pensiero laterale.